28/02/2005
La Germania leader mondiale nel FV
La Germania si conferma anche nel 2004 leader nel settore delle fonti rinnovabili che lo scorso anno hanno rappresentato il 9,3% dei consumi di energia primaria, un quinto in più del 2003: nel giro di un anno, infatti, il comparto è cresciuto di un ulteriore 1,4%, passando appunto dal 7,9% al 9,3%.
Il dato è stato comunicato dal ministro dell'Ambiente, il verde Jürgen Trittin e confermato dalle società energetiche impegnate nelle rinnovabili.
“Uno dei motivi di questo sviluppo - ha detto il ministro Trittin - è ancora una volta dovuto ad una crescita significativa dell'energia eolica".
Ma alla base della crescita di un settore strategico e innovativo come quello delle fonti di energia pulite, c’è un sistema di incentivi delle rinnovabili grazie al quale l'energia prodotta deve essere acquistata dal gestore della rete ad un prezzo superiore a quello del mercato delle fonti convenzionali (tariffa fissa o feed-in tarif).
Fra le rinnovabili, l'eolico contribuisce per un 44% del totale e per la prima volta ha superato l'idroelettrico che ora si attesta intorno al 38%. "Dieci anni fa nessuno si sarebbe immaginato che il vento avrebbe mai superato l'idroelettrico - ha detto un portavoce dell'Associazione eolica tedesca (BWE) ed ha aggiunto che “nel 2020 l'energia eolica coprirà il 20% della domanda elettrica e il suo costo per kWh sarà inferiore a quello prodotto a partire da fonti convenzionali".
Nel 2004, in termini di emissioni, sono state evitate 70 milioni le tonnellate di CO2, 10 milioni in più rispetto al 2003, mettendo sempre più la Germania in linea con gli obiettivi di Kyoto.
Notevole la crescita anche per il solare, in particolare per il fotovoltaico; infatti l'anno scorso, ha dichiarato il ministro per l'Ambiente, la Germania ha installato più pannelli solari FV di qualsiasi altra nazione al mondo, con un incremento di oltre 300 MW, portando la potenza totale installata a 700 MW.
L’industria fotovoltaica è sicuramente meno matura e competitiva dell’eolico, ma secondo le analisi delle curve di apprendimento delle due tecnologie si è potuto constatare che il FV si stia muovendo parallelamente all’eolico ma con un ritardo di 10-12 anni.
Pertanto si ritiene che la crescita del fotovoltaico possa ripetere a distanza di circa un decennio il cammino dell’energia eolica, sia in termini di potenza installata sia in termine di riduzione dei costi del kWh prodotto.